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04-09-2020 19:00 L’ottimismo, la sapienza, l’ironia: racconti di note e parole
L’ottimismo, la sapienza, l’ironia: racconti di note e parole a cura di Civica Orchestra di Fiati di Milano, su testi di Voltaire e Marco Manera. Dettagli »
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SANTA CECILIA - Patrona della musica
17-10-2015
SANTA CECILIA - Patrona della musica
È quanto mai incerto il motivo per cui Cecilia sarebbe diventata patrona della musica. In realtà, un esplicito collegamento tra Cecilia e la musica è documentato soltanto a partire dal tardo Medioevo.
La spiegazione più plausibile sembra quella di un'errata interpretazione dell'antifona di introito della messa nella festa della Santa. Il testo di tale canto in latino sarebbe: Cantantibus organis, Cecilia virgo in corde suo soli Domino decantabat dicens: fiat Domine cor meum et corpus meum inmaculatum ut non confundar (''Mentre suonavano gli strumenti musicali (?), la vergine Cecilia cantava nel suo cuore soltanto per il Signore, dicendo: Signore, il mio cuore e il mio corpo siano immacolati affinché io non sia confusa''). Per dare un senso al testo, tradizionalmente lo si riferiva al banchetto di nozze di Cecilia: mentre gli strumenti musicali (profani) suonavano, Cecilia cantava a Dio interiormente. Da qui il passo ad un'interpretazione ancora più travisata era facile: Cecilia cantava a Dio... con l'accompagnamento dell'organo. Si cominciò così, a partire dal XV secolo (nell'ambito del Gotico cortese) a raffigurare la santa con un piccolo organo portativo a fianco.
In realtà i codici più antichi non riportano questa lezione dell'antifona (e neanche quella che inizierebbe con Canentibus, sinonimo di Cantantibus), bensì Candentibus organis, Caecilia virgo.... Gli ''organi'', quindi, non sarebbero affatto strumenti musicali, ma gli strumenti di tortura, e l'antifona descriverebbe Cecilia che ''tra gli strumenti di tortura incandescenti, cantava a Dio nel suo cuore''. L'antifona non si riferirebbe dunque al banchetto di nozze, bensì al momento del martirio.