Sottoscrivi il Servizio RSS
per rimanere sempre aggiornato
sulle attività della banda.
Cerca nel sito
Prossimo evento
04-09-2020 19:00 L’ottimismo, la sapienza, l’ironia: racconti di note e parole
L’ottimismo, la sapienza, l’ironia: racconti di note e parole a cura di Civica Orchestra di Fiati di Milano, su testi di Voltaire e Marco Manera. Dettagli »
Dopo aver studiato trombone per un anno (1866-67) alla Regia Scuola di musica di Parma, terminò la preparazione alla Civica Scuola di musica per strumenti a fiato -
Dettagli »
Enrico De Mori, figlio d’arte (il papà Augusto Cesare è stato un valente musicista) è nato in Francia, da genitori veneti che poi si sono stabiliti a Verona. -
Dettagli »
Grazie Daverio
02-09-2020
Come musicista stabile della Civica Orchestra di Fiati ricordo con affetto e gratitudine Philippe Daverio come uno dei migliori assessori alla cultura che Milano abbia avuto. Era il 1993 quando la nuova Giunta Comunale, guidata dal Sindaco Formentini, decise in base ad un criterio di risparmio di bilancio, di chiudere la Civica Orchestra di Fiati. Questa decisione forse era scaturita anche dal fatto che nei tre anni precedenti, dimessosi il maestro stabile, vincitore di concorso, ci fu una programmazione a singhiozzo che non contribuiva a dare i giusti meriti alla formazione musicale. Appena fu comunicato ai media che la Banda Civica rischiava la soppressione, vi fu una forte presa di posizione per salvare la “Banda” cittadina da parte della cittadinanza sollecitata dal Comitato per la Civica, che nacque in quel periodo. Il sindaco e l’Amministrazione decisero di fare una repentina marcia indietro. Fu proprio Philippe Daverio che volle incontrare una delegazione di musicisti per fare il punto della situazione. Dopo l’incontro con i musicisti e l’amministrazione, l’Assessore alla Cultura Daverio programmò un vero rilancio dell'Orchestra supportato dai necessari fondi appositamente stanziati a tale scopo. In seguito alle indicazioni scaturite da quelle riunioni vennero incaricati il maestro Lorenzo Della Fonte quale Direttore Artistico ed il sig. Luca Perreca quale sovrintendente con funzioni organizzative.Queste due figure dirigenziali erano una novità assoluta: si poteva così disporre delle figure professionali più indicate allo svolgimento di funzioni specifiche dedicate. I risultati non tardarono ad arrivare: indizione di audizioni per integrare i posti vacanti in Orchestra, programmazione delle prove e dei concerti della prima stagione. Negli anni della direzione affidata al maestro Della Fonte, vennero proposti programmi comprendenti musica tradizionale, composizioni originali per orchestra di fiati, prime esecuzioni in Italia ed anche assolute.
Durante questi quattro anni vennero invitati alcuni tra i direttori italiani e stranieri più importanti del panorama dell'orchestra di fiati. I concerti alla Sala Verdi del Conservatorio registravano sempre il tutto esaurito, addirittura il pubblico si sedeva sui gradini delle salite, i concerti estivi in Piazzetta Reale ed ai Giardini di Porta Venezia erano affollatissimi. Nel 1996 la Civica Orchestra di fiati fu invitata come prima orchestra italiana in 50 anni, al ''Mid - West international Band and Orchestra Clinic'' di Chicago, prestigiosa rassegna a livello mondiale delle migliori orchestre di fiati. In tale occasione la Civica fu diretta, oltre che dal maestro Della Fonte, anche dai maestri Johan De Meij e Franco Cesarini. Dice il Maestro Lorenzo Della Fonte riferendosi a quegli anni di collaborazione con Daverio “Ho avuto il piacere di discutere con lui molte volte durante quei quattro anni, e anche riguardo la musica per fiati la sua mente era aperta, lucida e rivelatrice. Capiva benissimo la mia esigenza di musica di qualità, e mai una volta mi ha chiesto di eseguire marce o ballabili, cosa che fece il suo successore, decretando in pratica la fine di quegli anni d’oro. Naturalmente non ai concerti in Conservatorio o nei teatri: lì una sera in cui, col tutto esaurito, avevamo proposto un brano “difficile” di Karel Husa, Daverio mi ringraziò, commentando soddisfatto: «La banda può fare molto di più dell’orchestra per la musica contemporanea, perché è più vicina al suo pubblico, che la segue con una fedeltà unica, e si lascia educare».” Purtroppo il cambio di politica nel 1997 registrò un’inversione di tendenza che durò per alcuni anni e poi si programmarono di nuovo concerti in sedi prestigiose quali il cortile di Palazzo Marino (idea di Vittorio Sgarbi che divenne l’Assessore alla cultura per un brevissimo periodo a Milano con il Sindaco Letizia Moratti), il Castello Sforzesco (con l’Assessore Filippo Del Corno) e il concerto annuale al Dal Verme. È sempre vero che le figure di “Assessore alla cultura” in una grande città come Milano (e forse in qualunque città o cittadina), se occupate da persone colte e preparate danno frutti sicuri di cui ne beneficia la città intera.